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Archives Luglio 2009

Colazione svizzera con Kofi Annan

Rosario PipoloChi vuole fuggire da occhi indiscreti sceglie la Svizzera per un motivo: lì ognuno si fa i fatti suoi. I vip o i personaggi noti la reputano un rassicurante  “paradiso fiscale”, ma anche un rifugio perché hanno pace assicurata.

Lo scorso weekend ero in visita al Grand Hotel Villa Castagnola a Lugano. A colazione, mentre litigavo con la marmellata finita sulla mia polo, ho notato un distinto signore di colore. A dire il vero lo avevo scambiato per l’attore Morgan Freeman. Il metre gli ha portato il quotidiano ed ho capito che era Kofi Annan, Segretario Generale dell’Onu fino al 2006. Quando accadono questi incontri, per me scatta una doppia sindrome: quella professionale da “reporter” che non resiste alla tentazione di tornare a casa con un’intervista; quella genetica da “napoletano”, condannato dagli altri ad essere  il curioso di turno! Niente di tutto ciò: mi sono limitato ad osservare il diplomatico ganese mentre si godeva il breakfast tra latte bianco e corn flakes.

 

Ad un certo punto il savoir faire partenopeo ha preso il sopravvento e mi sono avvicinato per sussurargli: “Signor Annan, sono contento di condividere con lei la colazione di questa domenica mattina”. Il Nobel per la Pace mi ha sorriso – speriamo che non si sia accorto della chiazza di marmellata – ed ha replicato: “Gli italiani sono simpatici. Mi piace il vostro Paese”.

Sono ritornato al mio tavolo e ho continuato la colazione. Prima di andare via, Annan si è fermato al mio tavolo e mi ha sorriso. Mentre mi ha salutato con un cenno del capo, ha sussurrato: “La sua Napoli e i napoletani esprimono la solarità dei popoli del Sud del mondo”.  In quel momento mi sono reso conto che dal mio accento aveva capito la provenienza.

Kofi Annan si avviò lentamente verso l’uscita. Scomparve come in un acquerello.

Trenitalia a Viareggio e Poste Italiane a Roma, la vergogna del Belpaese

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Rosario PipoloE’ ancora tragedia sui binari italiani. Un altro deragliamento e Viareggio finisce in fiamme a causa dello scoppio del treno merci Trecate-Gricignano che trasportava gas gpl. La città della Versilia proclama un lutto di tre giorni mentre sale ora dopo ora  il bilancio di morte e feriti. Il vero orrore è un altro: i vertici di Trenitalia sprecano parole inutili pur di difendersi. Lo stesso personale delle FS dichiara alla stampa che c’è “scarsa manutenzione”.  Nel caso di Viareggio, ad essere in pericolo non sono stati solo i viaggiatori, ma anche la stessa comunità. E pensare che quella zona è frequentata da tanti giovani e la tragedia sarebbe stata insostenibile se fosse successo in un altro orario. L’Italia è messa male anche per quanto riguarda il recapito della corrispondenza e Poste Italiane torna nel mirino dopo il polverone alzato dal free press Leggo: “A Roma finiscono al macero tra i 50 e 55 quintali di posta. C’è anche corrispondenza buona, quella che ha tutte le carte in regola per essere recapitata”.  Da Milano a Napoli scatta l’allarme dei consumatori che ormai ne possono più di questa indecenza. In questo inizio di luglio i dirigenti di Trenitalia e Poste Italiane si beccano un monito dal Belpaese incazzato: “Fa’ la cosa giusta! Dimissioni”.