Amici, Marco Carta e Alessandra Amoroso la grande svolta?
Il 17 gennaio parte il serale di Amici e mi scappa proprio una riflessione, a seguito di una dichiarazione recente di Maria De Filippi: “Dopo la vittoria sanremese di Marco Carta e il successo di Alessandra Amoroso, tutte le grandi case discografiche hanno deciso di presidiare il programma e di diventarne parte integrante”. Scusate se mi intrometto, ma non sono convinto che la vittoria “contestata” allo scorso Festival di Sanremo di Marco Carta abbia rappresentato “una grande svolta”. Se fosse così, dovremmo rivedere un po’ di cose. Chi se la ricorda più quella canzone? Se solo proviamo ad accostarlo alle due vere rivelazioni dell’Ariston 2009, Malika Ayane e Sinoma Molinari, Marco Carta ne esce sconfitto in partenza. Alessandra Amoroso è nettamente migliore del suo compagno di scuola, nonostante abbia commesso un fallo: partecipare all’ultimo one man show di Gianni Morandi, come traino per alzare lo share delle vecchie guardie della moribonda Rai. E poi la Amoroso, oltre ad avere una bella voce, è una ragazza deliziosa: quella umile, che non si è montata per niente la testa! Dovrebbe dare una bella lezione in tal senso a Valerio Scanu, che adesso si sentirà ancora più “divo” da partecipante al prossimo Festival di Sanremo. Per quanto riguarda l’interesse dei “discografici”, mi permetto di dire la mia: in un momento di crisi e trasformazione inevitabile dell’industria musicale , la passerella del talent show di Canale 5 è un sentiero di salvezza per rialzare le vendite, anche se ci trovassimo con un pugno di mosche in mano. Le case discografiche sanno bene come coccolare il popolo fedelissimo di Amici – che acquista comunque il cd del suo beniamino (che triste la Christmas edition di Valerio Scanu!). Facciamo tutti un passo indietro, perchè nei tempi di vacche magre torna la logica vincente dell’asso pigliatutto.
BIBBI
Non vedo che cosa c’entri giudicare una persona dal punto di vista caratteriale!
Non penso che lei sia mai uscito o abbia potutto frequentare i suddetti ragazzi per poterli giudicare dal punto di vista caratteriale.
IN ogni modo, non cqapisco affatto il senso del suo articolo, dal momento che siamo pieni di artisti tristemente noti per la loro scosatanza e maleduczione eppure hanno al seguio migliaia di fans e hanno fama internazionale.
si limiti a giudicare se ci riesce le loro capacità canore.
Sono convinta che se lei ascoltasse un brano di Valerio Scanu e uno dell’Amoroso senza sapere a chi appartengono queste voci, forse non avrebbe scritto quest’articolo.
Devo dire che di pseudo giornalisti che s’improvvisano critici e psicologi ne abbiamo piu’ che a sufficienza