Questo mese mi tocca pagare il condominio. Ahimé, ho la mia casetta e devo inziare ad avere a che fare con gli amministratori. Non sono un sostenitore della categoria, ma frugando nei ricordi mi torna in mente una scena. Era un pomeriggio autunnale del 1978 quando alla porta mi ritrovai questo giovane signore baffuto: faccia simpatica e affabile. Mi conquistò subito regalandomi una caramella. Armando Schiavottiello era il nostro amministratore condominiale, ma poi abbiamo imparato a volergli bene ed è diventato un amico di famiglia. Tutti volevano bene ad Armando, sul posto di lavoro, ovunque al mio paese perché lui era una persona perbene e sincera. Era anche il nostro commercialista e, quando mio padre andava a trovarlo nello studio, io smanettavo con la calcolatrice. Era la prima volta che ne vedevo una e non mi capacitavo come quello strano aggeggio fosse capace di fare i calcoli così velocemente! Nel periodo natalizio di tantissimi anni fa, ero al bar assieme ad Armando e al mio papà. Mi offrì un buonissimo mustacciolo (tipico dolce natalizio napoletano) e ci raccontò che stava per diventare papà di una splendida bambina. Quando mi è giunta la notizia che Armando non c’era più, ho pianto di rabbia. La rabbia perché se ne era andato troppo giovane, la rabbia per non avergli mai detto che gli volevo bene. Ho sempre detestato la provincia e le sue ipocrisie. Oggi alla provincia devo qualcosa: aver affollato la mia vita con persone speciali come Armando, che per la semplicità si sono trasformati in personaggi di un romanzo che Qualcuno scrive per noi. Caro Armando, grazie ad Internet ho ritrovato i tuoi figli: sono cresciuti, sono in gamba, ti assomigliano. Hanno avuto la fortuna di avere una mamma speciale che non li ha mai lasciati soli ed io me lo ricordo. Caro Armando, avevi ragione su una cosa: con i “numeri” continuo ad essere imbranato ed ho bisogno di una calcolatrice, ma con le “parole” riesco ancora a trovare il giusto equilibrio per esprimermi, ovunque sono, con qualche capello bianco, perché i fin dei conti i sentimenti meritano il giusto tono.
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semplicemente grazie...
attendo il tuo ritorno...un bacio
caro rosario quali ricordi vai a scavare, suonava alla nostra porta sempre gentile e quando mia madre non c'era ero io a dargli la quota mensile, penso che sia stato uno degli amministratori più bravi che io abbia mai incontrato, visto che di casa ne ho cambiate tante, di lui mi ricordo i suoi baffi e la voglia di essere onesto in una città confusa.
Davanti a questo ricordo non posso fare altro che pensare a mio nonno Mario, che purtroppo non c'è più. Abitavamo nello stesso palazzo ed eravamo anche sullo stesso pianerottolo. Lui era l'amministratore del condominio: tutti lo rispettavano, gli volevano bene, era preciso e puntuale. E mi tornano a mente le pagine che scriveva. Appuntava tutto, tutto scritto in maniera corretta, pulita. Vedo quei fogli come se fossero ancora adesso sotto i miei occhi. Come sono cambiati i tempi...
Anch'io da piccola andavo con mio padre nello studio del carissimo Armando...Era uno di quei luoghi da me preferiti perchè lì terminavo di leggere il mio Topolino poco prima acquistato.
Talvolta alzavo lo sguardo e fissavo, dietro le mie lenti spesse, quel simpatico signore dai baffi ballerini che parlava di numeri...Quei numeri per me erano incomprensibili:intanto mi lasciavo affascinare dagli occhi di quell' uomo che suscitavano rispetto e da quelli di mio padre, ricchi fino all'inverosimile di ammirazione per lui.
Grazie, carissimo Armando, per aver dato sempre alla mia famiglia, consigli dettati dall'onestà e non dalla speculazione.
Proprio stasera ho avuto l'ennesima discussione con l'amministratore del mio condominio...Se ci fosse stato Armando Schiavottiello, ne sono certa, avrebbe trovato la giusta soluzione ai miei problemi...
ho conosciuto i suoi figli,uno è il mio amore l'altra sarà la mia madrina di cresima tra meno di 1mese.che bello leggere queste cose,mi sembra quasi di averlo conosciuto..
Dolce e doloroso è stato rivedere la tua immagine navigando in questa tecnologia a me ancora sconosciuta.
Cuore nobile e generoso avevi tu con tutti, quanto amore hai dato.
A te che con i numeri facevi magie,
A te che del fuoco non avevi timore,
A te che della spada del bene avevi armata la mano,
A te oggi scrivo con inchiostro di lacrime queste poche parole dettate dal cuore.
Grazie Armando.