Categories: Attualità

Bacio gay a Roma: “Froci via dall’Italia!”

Nell’estate del 1988 ero a Londra. Ho assistito per la prima volta ad una manifestazione di affetto di una coppia gay. Confesso che non mi era capitato prima. Guardandomi attorno, mi sono reso conto che forse il più esterefatto ero proprio io. Dopo venti anni, mi infastidisce e mi fa vergognare il pensiero che Roma, la mia capitale, sia di nuovo intollerante di fronte a certi episodi:una coppia gay è stata aggredita nei pressi del Colosseo da una ciurma di ragazzi dopo essersi scambiata un bacio. Io non so cosa abbiano pensato Federico e Cristian, le due vittime di questa triste vicenda, ma sentire insulti “Froci, via dall’Italia, fate schifo” è il segnale che manca un’educazione dell’accetazione della diversità. Mentre Roma ha la presunzione di vivere sugli allori di un passato inesistente, Londra, Madrid, Parigi o Berlino si mettono in discussione per essere vere capitali europee. Noi italiani a volte siamo cialtroni e prepotenti, la gloriosa capitale dell’Impero Romano si riconferma “lo specchietto retrovisore del Belpaese”.

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

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  • Oddio cos'è diventata Roma. Io frequento spesso la gay street e comincio ad avere paura.
    Meno male che l'arcigay di Roma si batte da anni contro l'omofobia.
    Anche in questo caso Fabrizio Marrazzo e tutta l'arcigay romana li ha aiutati.

  • ....di primo acchito direi "poveri gay, è una vergogna, una discriminazione vergognosa"...ma non voglio certo fermarmi a una reazione istintiva e non mediata...il punto è un altro: voglio pensare per una volta- da gay- senza ricorerrere a classificazioni di genere...forse il punto è che questa società ha talmente sdoganato, commercializzato e sfruttato l'immagine-spesso stereotipata e lontana dal vero- dell'omosessuale producendo l'esatto contrario: una discriminazione nella discriminazione. gay in fondo è una parola che non ha senso. ogni gay è un mondo a sè, ogni etero lo è, ogni bisex, ogni persona...questo è il discorso..parlare di persone è un tabù di questa società: si ricorre sempre piu spesso a schemi fissi, clichet, e troppi individui si rifugiano in queste etichette idiote. gli animalisti, i gay, gli amanti, i neri....insomma, non voglio risultare patetico: ma ognuno di noi è tutto e niente, non definibile certo da paroline coniate ad hoc...l'offesa a roma non è rivolta a due gay, ma a due uomini che vivevano naturalmente una passione, un amore... e dico..gay-etero-bisex- chiunque sia tirato in ballo: che male c'è? se tutti imparassero a essere quello che sono o che sentono...si starebbe tutti meglio...peace

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