Cassinelli, il salva-blog e la democrazia di Internet
Il Governo Prodi aveva ritrattato sull’ipotesi che tutti i blog e i siti erano obbligati a trasformarsi in testate giornalistiche. Il popolo del web è insorto e abbiamo scampato un bel pericolo. Mai dire mai perché all’orizzonte ci sono altre sorprese in vista: Roberto Cassinelli, membro della Commissione Giustizia della Camera, ha messo a punto una nuova proposta di legge che potrebbe mettere a repentaglio la libertà e la democrazia del web. Cassinelli si presenta come il paladino della “salvaguardia dei blog”. Peccato però che alcuni punti della proposta risultino alquanto ambigui. Sono obbligati a registrarsi tutti i siti Internet che abbiano come scopo “la pubblicazione o la diffusione di notizie di attualità, cronaca, economia, costume o politica”. Inoltre, sbirciando tra le righe, balza all’occhio che l’obbligo è per qualsiasi sito “il cui gestore tragga profitto di qualsiasi genere (non solo economico) della propria attività”. E i siti che hanno come unica fonte di sostegno gli Ad Sense di Google? E questo blog? Non trae un guadagno economico, ma magari “un profitto di immagine” a favore del suo autore. Cassinelli si è fatto vivo in rete ovunque, anche sul suo blog, per tranquillizzare gli internauti e mostrarsi disponibile ad accogliere suggerimenti per rivedere la bozza. Ci sono parecchi punti di domanda e un dato di fatto. Internet è l’unica isola felice della democrazia. E’ vero che occorre tutelare gli eccessi e il libertinaggio della rete, ma senza privare nessuno del diritto di esprimersi liberamente e senza peli sulla lingua! E’ questa la via per disciplinare Internet?
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