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Donne italiane in piazza, sull’orlo di una crisi di nervi

Sono italiane le donne sull’orlo di una crisi di nervi e questa volta sono uscite a viso scoperto. Niente mimosa, niente Festa della Donna, niente nastro rosa. L’urlo rabbioso femminile, anzi “femminista”, ha trascinato in ballo pure gli uomini. E questi non erano gli osceni tronisti di Uomoni & Donne, ma mariti, compagni o figli che sono scesi in piazza senza i soliti pregiudizi: stiamocene a casa a guardare la partita di pallone, perché questa è robetta per donne “radical chic”.
Altro che protesta di quattro femminucce inviperite e incazzose! “Se non ora quando?”, la manifestazione delle donne italiane che hanno chiesto una volta per tutte “più rispetto per il gentil sesso”, è stato un vero boomerang lungo tutto lo stivale. Sembrava di essere ritornati ai tempi di una domenica sessantottina, rigorosamente in bianco e nero, dove per una volta poteva andare a farsi benedire il pranzetto allegro tutti in famiglia del Belpaese democristiano. Si torna ad urlare e questa volta c’è poco da fare i furbi.
A scatenare il putiferio è stato il Ruby-gate e quella mostruosa meccanica che vorrebbe convincerci che “le donne sono nudo oggetto di scambio sessuale”. Un bel paio di tette moltiplicate per quanti sono i culi delle bamboline di corte rappresentano davvero l’immaginario collettivo dell’italiano medio, maschilista e smargiasso? Se fosse così, siamo proprio conciati male così come quando, nei battibecchi quotidiani, ci imbattiamo nell’acidità femminile che ingigantisce le piccole delusioni nel banale ta-ra-ta-ta: “Gli uomini sono una razza inutile, ne possiamo fare a meno”.
La piazza ha ancora fascino di seduzione o il potere di far cadere gli imperatori? In alcune immagini passate in tv, mi è sembrato di rivedere quel mucchietto di donne agguerrite appostate fuori alla Casa Bianca per chiedere a Nixon, il peggiore Presidente della storia americana, di farla finita una volta per tutte con la guerra in Vietnam. Eppure quell’urlo col megafono non riuscì a fargli staccare il sedere dal trono, finché il joker dal ghigno malefico non fu sbattuto sul lastrico dal Watergate. L’Italia non vuole più aspettare e urla senza megafono: Se non ora quando?

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

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  • Non siamo sull'orlo di una crisi di nervi, tutt'altro. Piuttosto, forse abbiamo la capacità di pensare e agire con la parte del corpo deputata allo scopo, vale a dire il cervello. E di capire che tutta questa storia non è una questione di moralità, bensì di palese incapacità di governare di un povero signore attempato e malato da tempo. La prima a dirlo del resto è stata la ex moglie, anche se nessuno le ha dato retta. Forse perché non ha usato un talk show urlante né un settimanale di gossip per dire la verità nuda e cruda. Buon San Valentino a tutti :)

  • Sinceramente,la manifestazione di ieri non l'ho condivisa e continuo a non condividerla. Mi chiedo dove sono state le donne quando i vari presentatori sanremesi si accompagnavano a vallette e vallettine? Non erano ad osannare il Pippo di turno?

  • nn capisco il nesso tra la condizione femminile e lo scandolo ruby.berlusconi ha sbagliato ed indaga la magistratura,ma nn ha mai usato violenza,anzi tutte,minorenni compresi,erano consenzienti.ognuno è libero di usare il proprio corpo per tornaconto personale.meglio manifestare per le schiave del sesso sulla strada e le escort ,che nn pagano le tasse. legalizzando la prostituzione.

  • nn capisco il nesso tra la condizione femminile e il caso ruby.berlusconi ,ha sbagliato,ma nn ha mai usato violenza cerso nessuna.minorenni compresi.erano loro ad accettare denari e favori,in cambio del loro corpo.maglio manmifestare per le schiave del sesso sulle nostre strade.

  • Avrei voluto esserci....la forza della piazza ha un forte significato simbolico...è la pubblica opinione che da concetto astratto diventa "vera" e reale. Le donne e, grazie a Dio, pure gli uomini che ieri hanno manifestato non avevano bandiere politiche, ma erano accomunati dalla volontà di gridare il proprio dissenso verso tutto ciò che in questi giorni sta passando per "normale": minorenni che anzichè essere tutelate dalla legge, vengono usate da uomini potenti per soddisfare il proprio ego, donne che per far carriera passano da un letto ad un altro e uomini attempati che pagano donne per i loro pruriti...Insomma l'Italia non è questa, ma siamo noi donne che studiamo, lavoriamo, siamo figlie, mamme, sorelle, amiche di uomini che ci apprezzano e si confrontano senza timori. :-)

  • Io c'ero, con mia figlia, con le mie amiche e le loro figle, eravamo lì, in un atmosfera da altri tempi, con i gomitoli di lana che ci univano sotto un'unica bandiera, quella dela dignità....il caso Riby, Berlusconi solo un pretesto per dar forza e voce a noi donne da troppo relegate ad un ruolo marginale, possiamo essere dottoressa ma primarie no, possiamo essere deputate ma primi ministri assolutamente no, ci hanno dato il voto m a dovremmo votare ancora come le nostre nonne con il bigliettino scritto dai mariti....perchè il nostro potere fa paura, perchè è più semplice relegarci al ruolo di veline, ballerine ........a noi nei colloqui di lavoro è richiesta la bella presenza, noi dobbiamo stidiare il doppio, lavorare il doppio e temere sempre di trovare il direttore di turno che ti guarda il decoltè.....ieri non c'erano moraliste in quella piazza c'erano le italiane che volevano far sentire la priopria voce, perchè noi abbiamo fatto l'Unità , noi abbiamo lottato nella resistenza ma noi veniamo rappresentate da Santachè Carfagna e Gelmini adesso basta.......ieri sono stata orgogliosa di essere italiana, orgogliosa di esserci .....

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