Edimburgo, l’anima dark della Scozia

Essere qui mi fa sentire a casa, sarà perché in Gran Bretagna vi ho messo piede venti anni fa. Eppure questa Scozia dipinta a suon di cornamuse e folclore, mi ha fatto trovare un’anima dark, estranea ai miei viaggi. Un lato oscuro totalmente sconosciuto: appena si accende la luna, Edimburgo si anima di tour guidati alla ricerca di fantasmi sepolti nell’orrore di una città nascosta. Come per Napoli, qui c’è una città sotterranea dove sopravvivono antiche leggende che incuriosiscono i turisti. Sarà perché Edimburgo ha dato i natali a Stevenson, papà di Dottor Jekyll e Mr. Hide? Infatti, molte vetrine sono piene di allestimenti in stile Halloween perché qui la “Notte delle streghe” è un appuntamento atteso da grandi e piccini. Chi mi conosce sa bene che non sono stato mai “un vampiro”, un amante della notte. Preferisco la luce del giorno. Tuttavia, questi misteri notturni a Edimburgo hanno reso imprevedibile la mia permanenza, facendomi finire poi a chiacchierare con una ciurma di scozzesi in un pub. E la serata è terminata cantando a squarciagola “Hey Jude” dei Beatles. Questo pezzo per loro è come “La canzone del sole” di Battisti per noi. Il lato oscuro di Edimburgo si è trasformato in un leggero bagliore perché tutto sommato anche la notte può travestirsi di luce.

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