Cosa hanno in comune Helsinki e Napoli? Praticamente niente, a parte il mare. Adesso queste due città così diverse si spartiranno una foto antica in bianco e nero: è quella di Pasquale Mautone, un mio vecchio e caro amico. L’ultima volta l’ho visto l’8 novembre 1992. Ci siamo salutati con un tenero abbraccio e la mattina dopo mi hanno avvisato che se ne era andato per sempre. Da allora porto con me quella foto. Nel mio 2008 ricco di viaggi, io come un pellegrino in Europa l’ho ritrovata nel taschino della giacca. A Helsinki fa freddo. In questa grigia domenica mattina finlandese mi sono fermato dinanzi al mare. E’ stato Pasquale a presentarmi il mare tantissimi anni fa, a Coroglio nel Golfo di Napoli, guardando l’isoletta di Nisida. E sono tornato davanti al mare, quello freddo del Nord, per ricordare la nostra amicizia: spontanea, sincera e ricca di complicità come quella del vecchio pescatore Santiago e il ragazzino Manolin, i due protagonisti di Il vecchio e il mare di Hemingway. Ho messo questa fotografia su una piccola barchetta, lasciandola galleggiare alla deriva, per iniziare quel viaggio mai fatto, ma che io e Pasquale Mautone abbiamo sognato per una vita intera. Caro Pasquale, oggi sono sedici anni che sei partito e per me non è cambiato assolutamente niente. Caro amico mio, in questa domenica ad Helsinki continuo a cercarti tra gli odori, le vie e il brusio della capitale finlandese perché aveva ragione Freddy Mercuri a cantare: “Gli amici saranno amici fino al fine”. Anzi, caro Nonno, adesso che mi ritrovo qualche capello bianco, mi convinco sempre di più che l’intensità del dolore giace negli abissi del cuore e dell’anima. Per fortuna c’è la memoria, la cui luce fa brillare il faro della speranza di ritrovarsi con un filo di voce e un sussulto del cuore. Mi manchi.
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E' sempre un piacere leggere i tuoi post, anche quando sono un po' malinconici come questo.
parole bellissime e molto profonde.....mi hai commosso.....
Il sig. Mautone manca a tutte le persone che nel corso della loro vita hanno avuto l'immensa fortuna di conoscerlo...
Coloro che non l'hanno incontrato hanno perso una "lanterna" lungo la strada...
Grazie ad una persona a me molto cara ho avuto modo di conoscere il ricordo di suo nonno.
Me ne parlava sempre con un sorriso, sempre con la voglia di ritrovare la sua infanzia. Una volta me lo ha "presentato" e, con la forza di una preghiera a due cuori, l'ho vissuto anch'io grazie al suo ricordo.
Ho ritrovato quel ricordo di recente, proprio con quella stessa preghiera. Lì, come allora, ho ritrovato la sensibilità di quella persona a me cara.
Stavolta non so concludere, l'emozione è troppo forte.
Che quel faro ci guidi sempre, ovunque saremo.
mi sono commosso grazie......parole bellissime che mi colpiscono profondalmente , parlano di un grande uomo che io ricordo anche se avevo appena 12 anni con grande affetto..grazie rosario grazie cugino mio ........grazie pasquale grazie nonno
grazie sign. rosario per la grande emozione che mi ha regalato leggendo con piacere queste commoventi righe, nonostante avevo appena 12 anni quando se ne andato rivedo adesso dentro i ricordi le immagini di un grande uomo , per me di un grande nonno......ciao cugino belle parole per una persona che rimarrà sempre nei nostri cuori
all'età di 60 anni mi è sempre viva l'immagine di papà e la sua figura paterna.
Appena stamane, appunto, mi sono recato al porto dove il mare e l'orizzonte mi hanno ancora una volta indicato dove andare: Come mi diceva papà....... "al mare troverai le risposte alle tue domande."
Ancora una volta le ho trovate.
grazie a te nel ricordare il nonno, papà e Pasquale Mautone.
Francesco
Ricordo con molta gioia Pasquale, lo ricordo per le strade di una cittadina della provincia di napoli, quando con il suo sorriso e la sua voglia di raccontare veniva a trovare i suoi nipoti prediletti. Ricordo quel suo quotidiano sempre presente tra le sue mani, sulla poltrona a leggerlo, a commentarlo, i suoi baffi....io mio nonno non ho mai avuto il piacere di conoscerlo ma il sig. Mautone è stato il nonno del mio amico, educandoci a certi valori, facendoci apprezzare piccole cose e igrandi piaceri di questa nostra vita.