Sulla tomba dei genitori di Karol, seppelliti nel cimitero di Cracovia, non ho trovato alcun segno che rimandasse in qualche modo al passaggio di quel “figlio” a personaggio chiave della storia della seconda metà del ‘900. Ovunque mi girassi in Polonia c’era soltanto sobrietà perché i polacchi sono tutti d’un pezzo, come le donne venute a lavorare da noi trent’anni fa, in coda nei nostri uffici postali per spedire soldi ai figli lasciati laggiù.
Durante un mio lungo viaggio negli USA nell’aprile del 2005, protestanti, ebrei, musulmani, ortodossi e di qualsiasi altra religione non esitavano a fermarmi, appena capivano che fossi italiano, e a ripetermi la stessa cosa: “Non mi sembra vero che se ne sia andato. Nel suo volto si ritrovava chiunque. Beato sia”.
Il 1 maggio, per chi è credente, la Chiesa proclamerà Beato il pontefice Giovanni Paolo II. E’ il primo passo per la santificazione. Tuttavia, il giovane polacco sognatore è stato già beatificato da un pezzo dalle comunità più disparate. Prima ancora di indossare la tonaca, Karol Wojtyla è stato profugo di memoria clandestina per mano del destino che lo ha voluto artefice della storia, in cui per una volta gli ignoti e i repressi, sfigurati dagli orrori e dalla crudeltà dei regimi totalitari, sono tornati ad avere un volto, il suo. Beato sia, assieme a lui, chiunque abbia avuto, nella sofferenza delle oppressioni, quella “faccia in prestito”.
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Io non so chi lei sia nè quale sia la sua formazione o quali saino le sue idee. Mi sono imbattuta nel'articolo su Papa Wojtyla Beato. Non so se sia ironico, ma non credo. Se invece ho compreso bene, lei riconosce un valore all'uomo Wojtyla. Se è così, è uno degli articoli più interessanti che abba letto sul''argomento, migliore di alcuni pubblicati da cattolici doc ( vedi " Sussidiario net.)
Grazie e scusi
Ho letto l'articolo e mi sembra chiarissimo, non è ironico ed è evidente che nell'articolo si riconosce un valore al Papa Wojtyla.....credo che sia un articolo bellissimo e che esprime perfettamente il vuoto che Papa Wojtyla ci ha lasciato con la sua morte....complimenti
Be' non cè che dire: è stato un grande comunicatore, ha portato delle innovazioni nel modo in cui i grandi devono approcciarsi e nel modo in cui professano la propria credenza. Proprio per questo Benedetto XVI , in un certo senso, è rimasto - e rimane tuttavia - in ombra.
Auguro una felice giornata. Mando il link delle nostre riflessioni sull'argomento!http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/05/01/beato-sia-loperaio/
Buona lettura e a presto ;)