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Anno 1991/1992: La III F del Liceo Imbriani di Pomigliano d’Arco (Na)

Nevio, un mio ex compagno di liceo, mi ha rimproverato di brutto diversi anni fa. Diceva che sul mio sito non c’era spazio per la mitica III F del Liceo Classico “Vittorio Imbriani” di Pomigliano d’Arco. Spero che adesso sia riuscito a rifarmi di questa dimenticanza sul mio blog. Ottobre è il mese che associo agli anni di scuola superiore. Forse perché a mano a mano che entravamo nel tunnel autunnale, aumentavano le interrogazioni ed era un delirio. Soprattutto per me che marinavo i noiosi classici latini e greci per interessarmi di musica e teatro, due grandi passioni e oggi parte del mio lavoro. Ero finito in un liceo classico della provincia di Caserta, tra vecchi professori ammuffiti e un’aria di provincialismo, che per levarmela di dosso avrei dovuto cambiare regione. Mi sono trasferito a Pomigliano d’Arco, ad una manciata di chilometri da Napoli, al Liceo Ginnasio Vittorio Imbriani. Allora il mio liceo era in un condominio, mentre adesso si è trasferito in una bellissima struttura: hanno anche il sito http://www.liceovittorioimbriani.it/! Sono capitato in una classe di scalmanati, a cui mi sono legato fin dai primi giorni. C’è voluto tempo, ma poi ci siamo affiatati. Per carità, come in ogni classe che si rispetti c’è il secchione, “il lecchino” (questa categoria è da evitare assolutamente!), la volenterosa che ti fa copiare il compito in classe o “la cazzimmosa” che non aiuta neanche se ti vede spiaccicato alla lavagna. La mattina il viaggio in autobus veniva alleggerito dall’incontro con alcuni compagni di sventura: Nevio, Lilly, Annamaria, Rossella, Cinzia, Enzo e Gaetano, quest’ultimo di un’altra classe. Appena si entrava in classe, ognuno finiva dietro al suo banco e poi c’era la suddivisione come in Parlamento. Il gruppo degli esuberanti, pronti a mettere in croce i professori. C’eravamo io, Nevio, Giacomo, Fabrizio, Alessandro, Genny (Gennaro!) e chiunque si poteva aggiungere era sempre il benvenuto. Il più equilibrato era Tiziano, il primo della classe, che aveva tanta bontà sotto il cappotto. Ho trafitto di sfottò la mia prima compagna di banco – la dolcissima Claudia – perché pensavo fosse snob. Invece era una ragazza stupenda… Ricordo con nostalgia Sara, Loredana, Tiziana, Rachele (che aggiornavo sulle sorti del suo amato Luca Barbarossa!), Nadia, Carmen, Marilena, Grazia, Maria e Valeria. Ah, Valeria che spesso in Vespa andavo a salutare al Parco Arcadia. Una volta abbiamo studiato anche assieme. E poi confessiamolo pure: mi piaceva la sorella Marina, che tenerona! E i professori? Una tragedia:li cambiavamo ogni anno. Simpatici e antipatici, molti dei quali erano per fortuna estremamente umani. Alcuni insegnano ancora lì: Rosa Anatriello, Raffaele Corcione e Anna Maria Esposito (My Sweet English Teacher!). La mitica III F si è congedata nel luglio del 1992 con l’agognata maturità classica. Da allora ci siamo rivisti in diverse occasioni e poi ci siamo persi di vista. Quando ho visto il film “Notte prima degli esami” di Brizzi con quella marea di zaini Invicta ho pensato a quel periodo. Un po’ di nostalgia è legittima sì o no? Scagli la prima pietra chi di voi non è legato agli anni delle scuole superiori! Mi piacerebbe ritrovarli su questo blog, magari qualcuno vi finirà prima o poi. Raccontare tutto sarebbe troppo lungo. E se ognuno di voi aggiungesse una polaroid scovata tra i banchi di scuola superiore?

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

View Comments

  • Ciao mitico!!!!! Davvero una bella idea. Leggendo quello che hai scritto sono tornato indietro di quindici anni. Che begli anni! Magari si potesse tornare indietro! Tra tutti hai dimenticato il mitico Paolo Ambrosio, col quale abbiamo anticipato di molto youtube. Ciao e buon lavoro.

  • Gli anni del liceo... per alcuni gli anni migliori, per altri una tragedia! Per me un periodo fantastico da non ripetere!!!
    Li ho vissuti alla grande, al meglio oserei dire. Sono stati pieni: pieni di fatti, conoscenze, avvenimenti e cambiamenti. Belli da rivivere nei ricordi, quando il tempo è ormai passato e la vita ti prospetta cose ancra più nuove, inaspettate ed insospettabili.
    Prorio la settimana scorsa sono passata davanti al mio liceo, e come Ross ho trovato alcuni cambiamenti, ma ho trovato anche le care rassicuranti cose e persone, che nonostante il passare del tempo, riescono a non cambiare mai.
    Al liceo Capece di Maglie col salario danno anche una pozione ibernante ai professori, ne sono certa!
    belli quegli anni! belle le persone che ho vissuto e tutto ciò da quei momenti a preso vita. Come bella è quell'età che ci fa impazzire per Boudelaire, marinare la prima ora, e promuovere principi insostenibili! Uno dei tanti meravigliosi regali che ci riserva la vita!
    Grazie Pipolo per avermi fatto ripensare a tutto questo e a molto altro, purtroppo inesprimibile in poche righe.

  • Caro Rosario, qaunti ricordi ha suscitato in me il tuo post.
    Ho frequentato l'I.P.S.I.A. "G. Ferraris" di Caserta che però ha sede a Puccianiello (sic!) cioè a ridosso di Caserta. Puoi immaginare gli sfottò ogni volta che dovevo dirlo! Ricordo al primo anno di Ingegneria un prof di chimica indagò -per alzata di mano- sulla provenienza scolastica di noi studenti. Chi ha fatto il Liceo alzi la mano! Chi ha fatto il Tecnico Industriale alzi la mano! Chi ha fatto un altro tipo di scuola alzi la mano!.... e si levò solo il mio braccio...!
    Il prof incuriosito si avvicinò e mi fece delle domande (per la verità i miei amici avevano intuito come sarebbe andata a finire e mi suggerivano: di' che hai fatto l'Alberghiero, di' che hai fatto l'Istituto d'arte), ad ogni buon conto il dialogo finì più o meno così: ah, Lei ha fatto il Professionale? E dove, qui a Bagnoli? e io: no, a Puccianiello!!!
    A parte questo, ricordo con molto piacere gli anni trascorsi in quella scuola. Ricordo le molte ore di esercitazioni pratiche passate a fare impianti elettrici, gli immutabili compagni di banco: Natale ('u figlio 'i Mezarecchia) fino al terzo anno, Gianni Tagliafierro per gli ultimi due anni; lo sciopero della sintassi del nostro prof di elettronica, gli autisti del bus sempre un po' alticci quando venivano (se venivano!!) a prendere noi del secondo turno di uscita alle 14:30.
    Il maggiolone della prof di inglese, la sirena al posto della campanella, le pecore che si vedevano dalle finestre (eh, sì Puccianiello è un po' fuori mano...), i pochi compiti fatti di sera tardi dopo essere stato in giro tutto il pomeriggio, la storia e il Diritto ripassati sempre in treno, tutte le volte che in laboratorio ho preso la corrente...

  • Che dire se non: anni meravigliosi!Passo spesso sotto l'I.T.C. Statale E. De Nicola di Napoli e come si fa a non ricordare i momenti vissuti nei banchi, con al mio fianco Antonella, amica che vedo ancora oggi spesso, avanti a me la mitica Flavia, che mi aiutava a completare il compito d'taliano che per me era una tragedia, sì perchè sono molto breve e concisa e finivo per farli molto corti e la piccola Annalisa, ma tutta sostanza e potrei continuare ancora ma preferisco nominare loro, perchè con loro ho vissuto e condiviso tutto. Naturalmente anche gli altri hanno lasciato ricordi bellissimi nella mia mente ma non posso elencarli tutti altrimenti dovrei esaurire il blog, mio caro Rosario. Insomma se potessi tornerei indietro però come dico sempre: con la testa di oggi.
    Grazie e buon lavoro!

  • Tragico!!!Se si potesse tornare indietro non rifarei il liceo scienifico.

  • Se ci fosse stato Youtube a quei tempi avrei messo tanti di quei filmati... Il ricordo migliore è la firma delle prof di matematica che ho falsificato per scrivermi sul registro la giustificazione ad una assenza!
    Per i compiti in classe invece eravamo organizzatissimi. In 4 uno faceva quelli di italiano e li passava agli altri due, uno faceva quelli di latino, uno quelli di inglese e uno quelli di matematica. Tutti con relativi errori per dissimulare un vero compito e mantenere la media scolastica invariata. Avevamo già allora inventato la "specializzazione"!!!

  • salve a tutti, ho letto ke qui ci sn solo commenti di xsone quasi adulte...be io sn la novità! ho 15 anni e frequento oggi il mitico Liceo Imbriani, 5D Classico!!!(che saluto), bè ke dire, bei ricordi nascono in questi luoghi di torture, pianti e risate cn i compagni, io voglio godermi questi anni xkè lo so che passano subito, e voglio riuscire a lasciare un piccolo ricordo di me trà quelle mura (sui muri x ora ci sn riuscito) ci sn aspetti belli e brutti, i brutti sn molti, x esempio la tenzione ke si viene a creare trà quei banchi qndo qll dito scorre sul foglio cn i nostri nomi (soprattutto il dito della Crisk), le note, i dissapori ke ci possono essere, i BRUTTI VOTI che ci inseguono fino a casa, le domande nella nostra testa fatte dai prof ke nn avranno mai una risposta...Però, ci sn aspetti meravigliosi, i compagni, le compagne...ke ci divertono un casino e noi nn vorremmo mai lasciare, vorremmo ke la nostra vita sia sempre bella ma con loro, le risate, le piccole cose ke si ricorderanno x sempre, uno sguardo amico, un aiuto di un compagno, la gioia di scendere da casa e ritrovarli tutti li con le loro storie da raccontare, i loro timori da debellare, e le loro cazzate da raccontarci...(xdonatemi la parola) qste cose almeno io cerkerò di nn dimenticarmele mai, ma nel frattempo ke ci vivo, io qsti anni me li godrò!. ora vi saluto e ringrazio Rosario Pipolo x l'opportunità ke ci ha dato di poter esprimerci, ciao!!!

  • Che bello ripensare agli anni del liceo...quando ci sei dentro non vedi l'ora di scappare, ma quando poi ci ripensi...ah la nostalgia di avere tutto pronto. Gli orari fissi, i compiti e le verifiche, tutto fatto su misura, con gli amici di banco, gli intervalli interminabili aspettando una focaccia mentre spettegolavi con le amiche. I professori che sembravano caricature uscite da qualche fumetto satirico, la strega, lo stordito, l'antipatico e via discorrendo. Ognuno aveva una particolarità, e alla fine durante ho capito che tutti erano dalla mia parte, anche quando liquidavano con freddezza un mio scritto, come spesso a fatto il prof. Ravanelli che però si è riscattato alla maturità dicendomi che avevo speranze nel mondo del giornalismo, tre anni recuperati in cinque secondi. Un po' mi mancano questi prof, solo un po'. Ma non ditelo troppo in giro! Dovrei proprio andare a fare un giro alla mia vecchia scuola, la nostalgia gioca brutti scherzi...

  • uei ciao! Io sono ancora un'alunna del liceo imbriani [penultimo anno] ed oggi appena è arrivato un prof in classe, che lasciava il foglio con la copia di questo post alla professoressa Esposito, non ho potuto fare a meno di interessarmi e di appuntarmi il link del blog :] come tutti del resto...Quest'ultima ci ha parlato davvero bene di te, e vi ricorda con profonda malinconia.

    Bel post, probabilmente anche io da buona nostalgica tra qualche anno ne scriverò uno, rimpiangendo anche le peggiori interrogazioni...ma questa è la vita :] le cose non si apprezzano mai quando le si vive =)

    buona fortuna

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