Poco tempo fa ero disteso su un tappeto. Guardavo il soffitto, mi sentivo libero. Attorno a me c’erano una serie di oggetti significativi che connotavano l’ambiente: mobili, fiori appassiti, fotografie. Erano il tappeto e la luce soffusa a non farmi sentire estraneo da quel mondo che non mi sarebbe mai appartenuto. Quando mi sono trovato guancia a guancia con un paio d’occhi mandorlati, ho ritrovato improvvisamente Giulietta Masina. Ed è stato lì che mi sono convinto: i veri incontri si fanno ad una distanza così ravvicinata da farti rapinare in un batter baleno l’ultimo fondale della persona che ti sta accanto. Ci avete mai pensato veramente?
Provate a guardare una bella fotografia di qualcuno a cui siete particolarmente legati. Osservate la stessa persona nella quotidianità a più distanze. L’avvicinamento fisico vi restituirà più prospettive, finché non vi troverete appiccicati al suo sguardo. Non privatevi di quell’istante, perché è in quell’atto che capirete la densità del legame, che annulla il tempo o i soliti luoghi comuni che fanno del corpo l’unica strada maestra.
L’ultima volta che ho visto Giulietta Masina non è stato al cinema, con il filtro di uno schermo, colpevole di aver frenato la durata eterna dello scoprirsi reciproco. E’ stato lì su quel tappeto, nonostante i tanti passi e le aspirapolveri che ci passeranno tenteranno invano di cancellare. Cosa? La prima volta che vidi (veramente) Giulietta Masina.
Sessantacinque giorni in viaggio nel Sudest asiatico mi tornano in mente uno per uno nel…
Michaela (DePrince all'anagrafe americana) non abbiamo sentito il tuo ultimo passo di danza perché troppo…
Addio ad Alain Delon (1935-2024), il principe della bellezza al cinema, tra polemiche, faide ereditarie…
Netflix, la piattaforma americana di streaming più famosa del pianeta, ha frantumato il perimetro del…
I 20 anni di Facebook dovevano ridursi al passaggio del vecchio "libro delle facce" delle…
IL Festival di Sanremo è sempre stato caratterizzato dalla melodia fin dalla sua età della…
This website uses cookies.
View Comments
ricordo che stringeva un rosario in mano ....mentre il feretro si allontanava.. e'stata un grande attrice forse un po'sottostimata l'ho apprezzata moltissimo in Fortunella accanto all'altro mito Sordi e a Eduardo de Filippo che fu anche il ...regista... uno dei pochi film in cui non fu diretta dal marito..fai bene a ricordare queste grandi attrici in un'epoca dove ormai l'apparire ha preso il posto dell'essere, pero'la differenza e'che le starlette passano ma attrici di questo calibro saranno per sempre ricordate...