Io non ho mai creduto nei percorsi indicati e guidati che dovrebbero preparare due innamorati ad una vita insieme. Ci sono coppie e coppie, legami e legami, ma non sempre si ha il privilegio di vivere una gran bella storia d’amore. C’è quella componente istintiva e irrazionale – a cui poi additiamo la fine di tutto – che consegna due innamorati nelle mani del divenire.
Tuttavia, quando finalmente si intromette la componente razionale, sbarchiamo sul lunario della disciplina emotiva e stiliamo un bel discorso per la fine di tutto. Le parole, cucite con la lucidità della razionalità, filano pure bene e sembrano una liberazione. Invece non è per niente vero. L’illusione che sia già tutto passato, ricordo, nostalgia è breve, perchè l’eternità del tempo presente abbatte ogni convinzione. La stessa convinzione, imbastita dall’orgoglio, che ci ha sottratti al batticuore di un mazzo di rose o allo stupore del ritrovarci accanto l’altro, pensando che tutto fosse scontato.
Una coppia che si è messa alla ricerca della felicità può decidere la fine di tutto, ma due innamorati che la felicità ce l’avevano accanto non possono scegliere. Il divenire, forse con qualche stonatura fiabesca, sigilla il tempo nell’eterno presente: è l’inspiegabile consistenza dei sentimenti.
Per questo il vero controsenso è diventare prigionieri di nostalgia, facendo un domani finta di niente tra rimorsi o rimpianti. La ricetta della felicità non esiste, ma in una gran bella storia d’amore arriva sempre l’inspiegabile voglia di mettersi su una nave, un treno, in auto o su una mongolfiera per raggiungere l’altro. E non per ricominciare, ma per continuare proprio come nel finale della tragicommedia domestica di Eduardo De Filippo “Sabato, domenica e lunedì”. Il futuro è tutto lì, nella battuta finale, nella provocazione della vicina che chiede alla signora Priore se tra lei e il marito fosse tutto finito. E lei dopo la riscoperta: “No, non è finita. È appena cominciata”.
Sessantacinque giorni in viaggio nel Sudest asiatico mi tornano in mente uno per uno nel…
Michaela (DePrince all'anagrafe americana) non abbiamo sentito il tuo ultimo passo di danza perché troppo…
Addio ad Alain Delon (1935-2024), il principe della bellezza al cinema, tra polemiche, faide ereditarie…
Netflix, la piattaforma americana di streaming più famosa del pianeta, ha frantumato il perimetro del…
I 20 anni di Facebook dovevano ridursi al passaggio del vecchio "libro delle facce" delle…
IL Festival di Sanremo è sempre stato caratterizzato dalla melodia fin dalla sua età della…
This website uses cookies.