E’ finita l’epoca delle “donne col megafano” o degli scioperi in stile urlatore. Il gentil sesso affila l’ingegno per sfuggire alla sindrome del precariato. Provate a fermare 11 donne che si sono “smazzate” per sei anni in un call center per l’Ospedale di Legnano (Va) e adesso si trovano con il culo per terra. Una norma del decreto Brunetta le penalizza, e così loro si mettono di fronte ad una telecamerina e in poche ore conquistano popolarità e solidarietà su You Tube. Purtroppo non è un reality-show dal tono rosa o piagnucoloso in stile Maria De Filippi, ma la realtà della vita: perdi il lavoro, hai famiglia da mantenere, nessuno ti ascolta, usi Internet. Adesso? Scatta lo streap e l’adunata di tutti i precari il 19 settembre per una protesta. Le 11 centraliniste sono pronte “a dare i numeri”, con uno spogliarello da rotocalco pur di riavere il posto di lavoro. Questo gesto mi fa sorridere e rilfettere. Con tanti culi e chiappe che si svendono in tv, per una volta lo streap ha un valore di forte impatto sociale. Prima che un giorno qualcuno li faccia arrossire mostrando un vecchio video, care mamme precarie, radunate pure i vostri figli per spiegare: “Qui non si tratta di un grillo per la testa o di un capriccio da diva da Playboy, ma di un gesto per difendere la giusta dignità”. Con tutta la solidarietà del popolo di Internet, speriamo che di questa dignità se ne ricordi pure il sindacato in Italia.
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Donne davvero con gli attributi!!!
Faccio il tifo per loro!
Mi chiedo soltanto se in Italia i sindacati abbiano ancora un ruolo..
Un caro saluto Rosario
gabriella
Non è possibile che chi ha lavorato per un lungo periodo in una stessa azienda non debba essere necessariamente assunto a tempo determinato, ma debba però lasciare per forza il posto di lavoro. Ovviamente le aziende per risparmiare preferiscono assumere altri lavoratori con contratti a tempo determinato piuttosto che trasformare i precari in lavoratori con contratti a tempo indeterminato.
Questo meccanismo fa sì che allo scadere dei 3 anni nascano altri precari e poi altri ancora… Ciò accadrà finché che non si modificherà la normativa oppure finché in Italia non cambierà la cultura del lavoro o addirittura l’intero sistema economico.
quando ci si batte per una giusta causa è meglio farlo utilizzando forme di comunicazione al passo con i tempi. sarebbe stupido e anacronistico fare del moralismo o 'pudorismo' su questa iniziativa.
se serve a qualcosa, allora li vogliamo tutti nudi!