Salone Internazionale del Mobile, la mia sedia ideale
Mi è rimasta addosso la passione per “la sedia”, nonostante non sia un tipo da stare fermo. Al Salone Internazionale del Mobile di Milano mi sono messo a caccia della mia sedia ideale. Ripensandoci bene, ho rivalutato quella che c’era nella cucina dei miei alla fine degli anni’70. Rispetto alle oscenità delle amiche di mamma, la nostra aveva un pizzico di design che non guastava. Ne combinavo una dietro l’altra ed era lì sotto che mi rifugiavo, quando non volevo farmi trovare da papà. E poi con una sedia potevo farci di tutto. Una volta la collocavo al centro del palcoscenico e mi sbizzarrivo ad inventare monologhi; adesso mi siedo col Pc sulle gambe e scrivo. La mia sedia ideale? Resistente per salirci sopra e protestare come un matto. Contro chi? Contro chi fa lunghi viaggi per portarci dall’altra parte del mondo seggiole low cost, mortificando un realtà di casa nostra: Manzano, la città della sedia italiana. Dovremmo fare una capatina lì perchè anche “sotto il culetto” fa bene sentire il made in Italy.
Passaparola
Rosario Pipolo
Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.
Sono d'accordo..la sedia è un elemento importante dell'arredamento, soprattutto se è resistente, versatile e comoda! se mancano queste caratteristiche ed è solo bella da vedere non adempie al suo scopo....e mi fa pensare ad un'altra similitudine! che lascio intuire a chi lo vuol fare!
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Sono d'accordo..la sedia è un elemento importante dell'arredamento, soprattutto se è resistente, versatile e comoda! se mancano queste caratteristiche ed è solo bella da vedere non adempie al suo scopo....e mi fa pensare ad un'altra similitudine! che lascio intuire a chi lo vuol fare!