Pipolo.it

Blog e Sito di Rosario Pipolo online dal 2001

L’altro Cesare Maldini nelle movenze del grande comico: “Ciao Paolino.”

teocoli-maldini

Rosario PipoloLa vecchia scuola calcistica non saltellava sotto i riflettori accecanti dello star-system dei nostri giorni. Prendi un Cesare Maldini, distante anni luce dalla chiassosa estroversione del simpatico Oronzo Canà, allenatore nel pallone del grande schermo di più generazioni.

Come fai ad affezionarti ad un allenatore, per giunta ex calciatore, se neanche lo hai conosciuto, spinto lui nella sua riservatezza? Aspetti che la sua controfigura, un comico eccellente alla Teo Teocoli, faccia tutto il resto.
Quando intervistai Teocoli una decina d’anni fa allo Smeraldo di Milano, puntualizzò: “Certi personaggi ti riescono meglio, perché puoi aver avuto il privilegio di condividere con loro storie di vita”. Si riferiva chiaramente all’amicizia con Cesare Maldini.

Oggi “Ciao Paolino”, più che un tormentone, ci appare come un passpartout per guardare a distanza ravvicinata una bandiera del calcio italiano.
Il grande comico non è quello che ti lascia la scartoffia per riderci sopra. Il grande comico, che ha davvero stoffa come un Teo Teocoli, è la bussola per orientare, in ogni democrazia che si rispetti, la risata verso la scoperta dell’altro. E’ un solvente attraverso cui evaporano quelle tracce di umanità che i ruoli, anche in un campo di calcio, mettono in ombra.

Il calcio italiano deve tanto a Cesare Maldini, ma noi siamo riconoscenti a Teo Teocoli per averci restituito la persona senza l’involucro del personaggio.

Checco Zalone, superstar in rete e al botteghino!

Ci voleva la canzoncina dedicata alla Daddario e ai suoi incontri “a luci rosa” a far diventare Checco Zalone il più cliccato della rete. Ovunque su Internet non si fa altro che parlare di lui. Adesso il comico barese, figlio irriverente della combriccola di Zelig, è sbarcato al cinema ed ha stravinto al botteghino.  Cado dalle nubi, il film di Luca Medici (questo è il suo nome all’anagrafe), ha incassato lo scorso weekend quasi 3 milioni di euro. Zalone mi è particolarmente simpatico perchè porta in giro il prototipo del “tamarro” (il suo nome d’arte richiama lo slang barese “Che cazzolone”), sotto le vesti del cantante neomelodico da matrimonio. E i neomelodici da “matrimonio” – di cui la mia città, Napoli, abbonda – sono un fenomeno sociale e folcloristico in continua evoluzione,  dappertutto. La stessa sorte tocca pure ai comici che finiscono in pasto ai netturbini, se si fermano al solito clichè o pretendono di campare di rendita col tormentone di turno. E se lo stereotipo te lo impongono gli autori o il pubblico, come è successo tanti anni fa a Lino Banfi? Il compaesano di Checco era un bravo attore di avanspettacolo, ma il pubblico lo ha incoronato il reuccio della commedia sexy all’italiania. Zalone è uno che sa il fatto suo, saprà scacciare la mala sorte, quella che ha travolto la povera “Sconsolata” (Anna Maria Barbera), il cui personaggio oggi sembra roba di altri tempi.