“Sono nata brutta e grassa. Venivano da me solo per copiare i compiti…”
Emancipazione femminile, vestito svuotato nel giorno dell’innossidabile ricorrenza, torna ad essere l’abito del quotidiano quando lei si alza in piedi e confessa con senerità: “Sono nata brutta e grassa. Venivano da me solo per copiare i compiti.”
L’ammutolimento non sta nel tenero pietismo che potrebbe scatenare una confessione come questa quanto nella consapevolezza che ci vuole coraggio a irrompere così pubblicamente.
La Wonder Woman, che ha reso la non-accettazione la sfida più grande della sua vita, si è guadagnata il superpotere di andare incontro a chi la respingeva e la faceva sentire la diversa della tribù.
Emancipazione femminile non è il vezzo di cui ci riempiamo la bocca ogni anno puntualmente, appena spunta l’anniversario che deve profumare di mimosa.
E’ puttosto la presa di coscienza che la diversità è lo specchio in cui si riflette il meraviglioso della nostra anima e non dobbiamo privarci di farne dono agli altri.
“Sono nata brutta e grassa. Venivano da me solo per copiare i compiti.” Grazie a lei sono tornato a sentire il profumo di mimosa senza per forza sottomettermi all’anniversario. Il mio olfatto aveva dimenticato la vera essenza.