Battibecco all’italiana, si salvi chi può!
Si salvi chi può da questo vortice mediatico che trasforma politici in orchi da minorenni. Chi se ne frega di votazioni, di cosa ne sarà dell’Italia alle prossime Europee o degli sbalzi d’umore della Corea del Nord. L’importante è ficcare il naso nel cortile e vedere che aria tira: due direttori di giornale che si azzuffano in tv sul gossip politico-pubblico-familiare del momento, dimenticando che qui nessuno è santo e che l’Italia dell’editoria è fatta di “padrini” e “padroni” senza eccezioni. Si salvi chi può dai leader imprudenti che non pensano prima di parlare, offendendo e tirnado in ballo persino la figliolata dell’avversario politico. E mentre una coppia di giornalisti italiani prosegue sulle vecchie orme di Woodward e Bernestein del Washington Post per innescare il “Watergate italiano”, il rebus del gossip si fa più complicato. Dopo il fidanzato, spunta “la zia” della dolce pupilla e l’intrigo diventa al gusto di soap opera. Ci sarà ancora qualcuno di buonsenso con il coraggio di distaccarsi da questa sceneggiata? Il gossip dilagante non serve a farci star meglio. Le nostre tasche sono sempre più vuote e all’estero continuano a ridere di noi.