Imu: Oltre al danno, anche la beffa
La parola chiave è fatta di una povera consonante accerchiata da due vocali. Se l’Imu fosse formata da tre numeri, da vecchi giocatori incalliti gli italiani se li sarebbero già giocati. La tassa malefica è l’incubo della primavera, perché, nonostante Mario Monti si sia preso la briga di passare al Salone del Mobile di Milano per rassicurarci, resta davvero un colpo basso. Sputa in un occhio dell’ultimo sogno dell’italiano: un tetto di proprietà sopra la testa. La soluzione più easy è una bella “casetta in Canada”?
Si fa a scaricabarili perché i conti non tornano. La “sòla bella e buona” ce l’ha tirata il governo precedente, stonando con “Addio mia bella ICI”. Adesso restituiamo tutto e con gli interessi triplicati.
Mentre i partiti, chi più e chi meno, sono travolti da scandali e affari immobiliari, la stangata la subisce chi ha un mutuo acceso per la prima casa: oltre al danno, anche la beffa. Soldi da versare alla banca, alla quale si aggiunge una tassa di un immobile che per giunta non è ancora di proprietà. Mentre gli intoccabili delle caste, parlamentari inclusi, continuano a svignarsela, i poveri fessi restiamo noi.
Ieri in treno una signora sudamericana mi ha rimproverato: “Dite che noi siamo terzo mondo, ma dalle mie parti l’imposta sulla casa è davvero equa e il conto ci arriva preciso a domicilio”. Se continua così, dovremmo tagliare i costi della badante accanto all’anziano di casa e prenderci un contabile, perchè qui nessuno ci capisce un fico secco.
Mi sa che, per sfuggire al ricatto dell’Imu, rinuncerò alla mia casetta e farò come Beniamino Lomacchio, l’impiegato comunale del film di Steno & Monicelli “Totò cerca casa”. Chiederò rifugio in un’aula scolastica. Ops, dimenticavo che la scuola italiana sta messa peggio del secondo dopoguerra del secolo scorso.
Tra poco obbligheranno i nostri figli a fare i turni di notte per mancanza di aule e suppellettili.E noi li proteggeremo facendoli dormire di giorno per non destare il sospetto di vivere in un Paese dove, all’alba di ogni giorno, c’è un suicidio.