Pipolo.it

Blog e Sito di Rosario Pipolo online dal 2001

X Factor, Matteo, Jury, i Bastard e il miracolo EP!

cover-ep_jury_media150Vincitori e vinti, anche in un talent show come X Factor, adesso devono fare i conti con la popolarità musicale. Riusciranno il giovane Jury e i fantastici Bastard sons of Dioniso a spodestare Matteo dal trono? Tutti e tre sono coccolati discograficamente dalla Sony/BMG e si stanno sfidando all’ultima canzone con un album EP. Finiti sul mio iPod, li ho ascoltati diverse volte. Impossibile di Matteo conferma l’indole melodica del vincitore livornese . Qualcuno vuole negare la tendenza di Matteo ad imitare l’impronta vocale degli interpreti originali delle coverr? Jury ci prova con Mi fai spaccare il mondo: l’inedito che dà il titolo all’EP non è malvagio, nonostante le pecche della dizione siano troppo evidenti. Jury smentisce un luogo comune, ovvero che non sempre si possono far miracoli in uno studio di registrazione! Infine, nell’ Amor carnale i Bastard sons of Dioniso sono poco convincenti negli inediti, ma insuperabili nelle cover. L’EP dei “Fab Four” della Valsugana è un memorabile “esercizio di stile” perchè passano con disinvoltura da Pietrangeli ai Rokes come se avessero respirato quei cambi di marcia musicale! Spero che nel secondo album inseriscano pure la beatlesiana With a little help from my friends. E la copertina? Per chi è legato al supporto anche l’occhio vuole la sua parte. Mi piace quella dell’album di Jury perché quella fiamma rappresenta l’entusiasmo di un ragazzo con la voglia di spaccare il mondo.  Ad majora a tutti!

X Factor, vince “il mieloso” Matteo Becucci ma l’Italia tifa per i Bastardi!

matteobecucci_xfactor150Che cosa potevamo aspettarci da una domenica sera in tv su Raiuno? Il Belpaese poltronaio è riuscito a trasformare con i giochi di prestigio del televoto un trampolino di lancio come X Factor nell’ennesimo tonfo della giostra musicale della tv generalista! Ha vinto Matteo Becucci, ha vinto il “bacchettone belloccio”, ha vinto la scontata melodia all’italiana grattuggiata da sempre. Chi negli anni ottanta era sintonizzato sul Festival di Sanremo con le canzoni mielose di Christian – ve lo ricordate il ricciolone  che ha incanto le nostre mamme con Abbracciami amore mio e Cara? – ha preso un abbaglio ed ha ritrovato un figlio legittimo di quella canzonetta all’italiana. E basta con la solita storia. Il jolly ce lo avevamo a portata di mano e si chiamano Bastard Sons of Dioniso.  Chi più di loro, dopo la performance strepitosa con Elio e le storie tese, avrebbe meritato di vincere la seconda edizione del talent show? L’Italia che apprezza l’alternativa al solito tam tam musicale, si è accorta dei nuovi moschettieri della Valsugana. Sono loro ad essere stati eletti a furor di popolo perché funzioneranno dal vivo. Se avranno tra le mani pezzi validi, saranno anche un buon successo discografico.  Nell’ultima puntata promossa su Raiuno, Morgan è stato troppo quieto per i miei gusti. Da chi è stato addomesticato? Jury sopravviverà imparando a scrivere altre canzoni belline e Matteo finirà nel dimenticatoio dei ricordi riciclati. Il vero souvenir da tenere stretto in questo X Factor 2009 sono loro, i Bastard Sons of Dioniso. Il fato bacia sempre gli esclusi e, per fortuna, questo succede anche nei tempi folli del Televoto!

Briciole, la rivincita di Noemi

noemi2150Diciamoci le cose come stanno. Simona Ventura continua a giocare all’incompetenza musicale e, nella semifinale di X Factor, butta fuori Daniele Magro. Jury continua a fare figuracce e riesce a spuntarla per la finale del talent show di Raidue. Tuttavia, a mettere in ombra gli altri c’è Noemi, “imgiustamente squalificata”, che a inizio puntata ha cantato da ospite il nuovo singolo Briciole. Non c’è bisogno di attendere il primo album (in uscita il 24 aprile) nè guardare i dati di iTunes (Briciole è il pezzo più scaricato!) per capire che la ragazza ha stoffa ed è migliorata tecnicamente. A parte la mia cottarella iniziale per i Farias, io continuo a sostenere Noemi e The Bastard sons of Dioniso. La band dell’Alta Valsugana ci ha regalato una bella cover di Elvis e sono convinto che dal vivo farà furore! Piccolo appunto: ho apprezzato la jam session all’Alcatraz di Milano per aiutare i terremotati dell’Abruzzo. La sarabanda di X Factor – in rete circolano alcuni spezzoni del concerto – è riuscita a trasmettere entusiasmo e solidarietà. Adesso aspettiamo la finale, sperando di non avere brutte sorprese. Che lo scettro sia dei Bastard e Noemi assapori  il successo di Giusy Ferreri!

X Factor, ripescate Noemi e buttate fuori Jury!

jury150Qualche tempo ha ho scritto un post in cui criticavo Noemi per l’interpretazione di “La costruzione di un amore” di Fossati. Questo non significava che la sua voce non fosse interessante. Continuo a tifare per i Bastardi (ho la febbre da marketing musicale!), ma ho trovato un’ingiustizia l’esclusione di Noemi da X Factor. Piuttosto è Jury che dovrebbe tornarse a casa: non sa cantare in italiano (quando inizia un corso di dizione?), predilige un repertorio straniero ed è stato allenato da un trainer che di musica non ne capisce niente: Simona Ventura.  L’unica osservazione utile della Ventura riguarda il nostro panorama radiofonico, che nell’ultimo decennio ha dato poco spazio alla canzone italiana. Morgan ha ragione quando dice che chi vuole fare questo mestiere deve essere curioso verso ogni artista ed ogni genere, di ogni età e di qualsiasi generazione. Questo vale anche per chi come noi sta dall’altra parte della barricata, altrimenti finiamo per mettere assieme patate e caramelle. L’interpretazione “poco baglionana” di Jury di Amore Bello non serve a far cantar vittoria e Noemi non può essere penalizzata perché nelle ultime performance non era in gran forma. Bisognerebbe un attimo guardare indietro. Nelle passate puntate Noemi è stata agevolata dal fatto di aver avuto un repertorio a suo favore (Albachiara di Vasco ad esempio), ma è migliorata dal punto di vista tecnico. Per fortuna esiste l’altra parte della medaglia. I vincitori sono spesso  ” numeri uno mancati” e il tempo ci darà ragione!

Il trash di Amici: Alessandra lascia Valerio e Luca a bocca asciutta!

alessandra150Luca Jurman ha bisogno di una tripla porzione di tiramisù. Il suo pupillo Valerio Scanu, noto ad Amici per i suoi attacchi isterici da “femminuccia”, non ha trionfato al talent show di Maria De Filippi. Insomma non tutte le ciambelle riescono col buco – l’edizione 2009 di Amici è quella più trash in assoluto – e così neanche il coraggioso “terrunciello”  Luca Napolitano è riuscito a spuntarla (mi dispiace perché era delle mie parti ed io mi sento più terrone di lui!). Tra i due litiganti il terzo gode ed ecco spuntare una femminilità peperina e grintosa: Alessandra Amoroso. Sale sul podio il Sud e la Puglia si infervora per la vittoria a sopresa della ragazza di Lecce. Amici di Maria De Filippi ha vinto in termini di share, ma la qualità è nettamente inferiore a quella di X Factor. Al di là del sindacabile giudizio degli addetti ai lavori, tutto è relativo perché adesso le case discografiche fremono per rifarsi con le nuove star del trash della musica italiana: Alessandra è stata arruolata da Sony e Valerio è entrato nella scuderia di Emi music. Mentre le vere stelle della musica sono costrette a barcamenarsi per rientrare tra le braccia delle major, i “tronisti musicanti” del reality sfondano le classifiche: non dimentichiamo che Scialla, la compilation di Amici, ha fatto record di vendite. De gustibus non disputandum est!

Amici, perchè piaci più di X Factor?

MILANO - NONA PUNTATA DI X-FACTORMaria De Filippi e i suoi ragazzotti hanno vinto la sfida televisiva del martedì sera: Amici ha sbaragliato in termini di ascolto X Factor, raccogliendo il doppio dei consensi. Perché? Nonostante la Rai avesse provato ad evitare l’ostacolo “Grande Fratello”, Mediaset è stata al gioco ed ha cambiato a sopresa il giorno di programmazione del talent show di Canale 5. Se facciamo parlare i numeri Amici piace più al Sud, mentre X Factor tiene lo scettro nel settentrione.  Il format britannico è  più equilibrato delle passate edizioni ed ha proposte interessanti. Amici di Maria De Filippi è diventato il degrado trash della tv generalista, sostenuto da una ciurma di adolescenti “infuocati” che adorano “il belloccio di turno”, senza dare alcun valore aggiunto alle qualità artistiche. Facendo zapping tra l’uno e l’altro mi sembrava di passare da un cortile anarchico,  animato da isterismi e lagne (Valerio Scanu è il nuovo reuccio da reality!), ad  un raduno di vecchi amici, dove perlomeno si parlava di musica. C’è chi tifa per Amici, c’è chi tifa per X Factor, ma c’è chi tifa soltanto per la musica, senza dover ricorrere a “tronisti di turno” per tenersi a galla in questi giorni di crisi. Ad ogni modo c’è un dato positivo da considerare. Gli italiani, giovanissimi e meno giovani, sono tornati ad ascoltare musica in televisione. Potrebbe essere un’occasione per farsi raccontare da nonni e genitori cosa era una volta Canzonissima e il Festival di Sanremo, nel Belpaese del boom economico, “povero ma bello”.

X Factor, i Farias vincitori morali del talent show!

farias150Accade sempre così facendo zapping. Poche volte  sbuca qualcosa di buono dal tubo catodico, ma non dura il tempo che vorremmo. X Factor dice no a i Farias e li sbatte fuori dalla competition musicale dopo l’esibizione di “Africa”  e uno splendido remake musicale di “Samarcanda” del professor Vecchioni. I fratelli della Patagonia vanno a casa, ma si contraddistinguono per la semplicità, il coordinamento vocale e l’umiltà artistica, valore raro di questi tempi. Mi chiedo se Matteo sia un cantante o un imitatore, dopo aver evocato alla perfezione la voce di Christopher Cross nella sua interpretazione di Arthur’s theme. Bella rivincita di Noemi per vocalità e interpretazione, buoni auspici per la band dei Bastard sons of Dioniso: sono loro quelli più appetibili dal punto di vista discografico e, secondo me, funzioneranno bene anche dal vivo. Un consiglio spassionato per Michele, Federico e Jacopo: per favore lasciate fuori i Beatles dal vostro repertorio! E Daniele? Si misura con Honesty di Billy Joel, ma i Farias emozionano di più con “Quando nasce un amore”. Speriamo che i quattro fratelli argentini non scompaiano dalla circolazione. Ascoltarli ancora mi metterebbe di buon umore e mi toglierebbe di dosso “la motivata incazzatura” per il trash galoppante della tv generalista dei giorni nostri.

X Factor: Noemi e la peggiore “costruzione di un amore”

noemi-x-factor1501Qualche domenica fa ho incrociato Morgan al concerto milanese di Ivano Fossati. Mi stupisce come il severo giudice di X Factor non abbia storto il naso dopo l’esibizione di Noemi in un cavallo di battaglia di Fossati: La costruzione di un amore. Noemi non mi ha convinto mai. A questo punto sarebbe stato meglio tenersi Andrea, invece di liquidarlo col contentino di  essere pronto per un disco e risultare appetibile per il mercato discografico. La costruzione di un amore è una perla della musica italiana, complicata e pericolosa da eseguire. Noemi si è adagiata improvvisando troppo, calibrando così poco la  voce da apparire come “una debuttante allo sbaraglio”. Ho sbagliato canale o ero sintonizzato su La Corrida di Gerry Scotti? E poi dove la mettiamo quella inutile rincorsa vocale alla fine della performance? Credo che Noemi dovrebbe chiedere a Morgan di intermediare per una seduta con Ivano Fossati. Il cantautore genovese potrebbe darle qualche saggio consiglio su quella canzone. Tuttavia, penso che Noemi sia uscita fuori pista perché non ha letto il testo con attenzione, perdendo per strada  il midollo del significato. Tutta colpa del fattore X?

Sanremo 2009 Atto II, la PFM festeggia Faber

pfm-sanremo150La seconda serata del Festival di Sanremo è stata noiosissima. L’entusiasmo per gli ascolti è scemato con l’uscita di scena di Roberto Benigni, ancora argomento di discussione su blog e forum. Iva Zanicchi gioca a fare la parte dell’offesa e accusa l’attore toscano. Caro Roberto, forse hai osato troppo nel tirare in ballo di nuovo “la patonza”? Paolo Bonolis si è salvato in calcio d’angolo grazie alla splendida esibizione della Premiata Forneria Marconi, che ha festeggiato il compleanno di Fabrizio De Andrè con due regali esecuzioni di “Bocca di rosa” e “Il pescatore”, movimentando l’Ariston. Di Ciccio e compagnia bella hanno dimostrato per l’ennesima volta di essere animali da palcoscenico, convincendo anche i più testardi sulla relatività dell’età anagrafica (ascoltate l’ultimo album “Pfm canta De Andrè” della Edel!).  Tolto questo fulmine a ciel sereno, il Festival di Bonolis è scivolato giù con l’impacciata Abbagnato e la singhiozzante apertura Mozart-Pink Floyd! E la musica? Neanche al secondo ascolto hanno convinto i Big. Tra “i salvabili” proviamo a ripescare la meliosa serenata di Marco Carta, l’easy-listening di Dolcenera, la pseudo romanza di Francesco Renga e lo sprint partenopeo di Sal Da Vinci. Tra le nuove proposte spiccano il volo Karima e Iskra (bravissima corista di Dalla), mentre ad inquietare è la presenza di Arisa, figlia di Sanremo Lab! La partita è ancora aperta, sperando di evitare la catastrofe e di sostituire davvero la scaletta sanremese con quella di X Factor.

Francesco Guccini benedice X Factor

x-factor150Cosa c’entra Francesco Guccini, paladino della musica cantautoriale, con la scuderia delle nuove vedette di X Factor? Mi sembrano due mondi diversi. A lasciarmi perplesso è stata la dichiarazione del cantautore bolognese a proposito del reality show di Raidue: “Oggi le case discografiche non possono più investire tanti soldi sui personaggi. Per cui è difficile sfondare se non si passa per questi canali”. Concordo sul fatto che il mercato discografico abbia cambiato pelle, soprattutto a seguito della rivoluzione digitale. Non credo che la questione sia “sfondare” passando per “canali” come X Factor – la democrazia sventola ancora su Internet e non certo in tv – ma è complicato individuare “musica di qualità”. Senza farmi prendere la mano dalla sindrome dello snobismo, in questa partenza di X Factor non vedo il futuro o le nuove promesse della musica italiana. Qualche esibizione, animata da qualche stonatura di troppo, è stata così scadente da farmi convincere di una cosa. Il degrado della televisione generalista è così fluttuante da farmi gettare oggi o domani il telecomando dalla finestra. E speriamo che il prossimo Festival di Sanremo di Bonolis non dia il colpo di grazia. Per fortuna, spalancando la finestra del web, si intravede qualche rarità, qualcuno destinato a fare il musicista o il cantante di professione né per “i calci in culo” né per la solita “fortuna tricolore”, ma per capacità e talento!