Una volta le mie vacanze erano legate alla “villeggiatura”: l’auto di mio padre carica di bagagli che ci portava via per un mese, tra mare, castelli di sabbia e relax. Oggi le mie vacanze sono leggermente diverse ed hanno preso la direzione ostinata e contraria del viaggio. Soprattutto questa estate è stata molto movimentata con periodi brevi e lunghi. Dalla scoperta delle Cinque terre della Liguria, con il rammarico per aver trovato certi scorci trascurati e mal tenuti. E’ ritornato il lago, quello selvaggio e poco turistico di Iseo, con Max che mi ha portato scorazzando qui e lì con Paolo Conte che dalla radio cantava “Aguaplano”.
Che bello sentirmi planare e poi ritrovarmi a spegnere le candeline del mio compleanno a Barcellona assieme a Faby, la mia metà, che mi ha fatto spegnere le candeline a piazza della Catalunya. Una città incantevole e incantata che non dialoga con il viaggiatore nella Rambla, bensì nei vicoletti del quartiere gotico o dinanzi all’arte scrosciante di Gaudì. Ho ripescato la passione dinanzi ad un breve spettacolo di tango, ma mi è venuto il magone in gola alla Corrida, vedendo questi tori ammazzati davanti agli occhi degli spettatori. Mi hanno colpito delle studentesse americane, che sono uscite a metà show con le lacrime agli occhi. Barcellona sa sempre come farsi perdonare… Dopo lago e mare, ci voleva un po’ di montagna e trekking. E così sono finito sulle montagne della Valle d’Aosta, “senza fiato” e stupefatto dinanzi allo splendore del Monte Bianco. Accipicchia, sembra ieri che mia madre me lo indicò sul mappamondo. Volevo scalarlo, ma imbranato come sono… lasciamo stare!
Ho attraversato l’Italia in treno e ho rivisto dal finestrino una miriade di ricordi, tanti, accovacciati un po’ qui e un po lì. Dicono che la linea ferroviaria Milano- Palermo sia “la transiberiana d’Italia”… Sarà pure un incubo – perché si sa certi treni come sono – ma rotolarsi lungo la nostra penisola è davvero una sensazione piacevole, quasi distensiva. Palermo era lì che mi aspettava e quando sono andato a distendermi sotto un albero in campagna, nel giorno di ferragosto, ho visto una vallata. Ho pensato a Peppino Impastato, vittima della mafia e raccontato da Marco Tullio Giorndana nello splendido film “I cento passi”. Ehi, Peppino, te l’ho detto mai che mi piacerebbe condurla con te una trasmissione radiofonica? A Capo d’Orlando avevo una casetta con una finestra sul mare e a pochi passi da lì, a Brolo, guardando uno spettacolo di danza del ventre del gruppo delle Treis Akrai ho pensato: c’è tanta gente energica qui, che ama e vive questa isola con intensità. La voce di Liza Minnelli mi ha accarezzato nello splendido teatro antico di Taormina e poi mi sono svegliato: Vacanze finite?
C’è sempre da recuperare qualche briciola settembrina. Come ieri, a Varzi, nel cuore dell’Oltrepo Pavese, dove mi sono accorto di avere accanto Dario, “amico ritrovato”, per chiacchierare e mettere due generazioni a confronto sulla scia della musica. E’ riuscito a farmi sentire amico di Fabrizio (De André), Ivano (Fossati) ed Enzo (Jannacci), raccontandomi tanti aneddoti con la stessa sincerità che avrebbe riservato soltanto a suo figlio ventenne. E’ stato un bel privilegio… Tornado a casa, per inaugurare il mio blog, mi sono convinto ancora di più che non voglio essere “un pigro vacanziere da catalogo da viaggi”, ma io stesso un viaggiatore. E questa vacanza mi ha fatto capire ancora qualcosa di più di me e adesso mi sento un po’ più libero…
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Azz, bel giretto! Da qualche anno anche a me capita di girare parecchio in estate: porto il mio flauto lì dove è richiesto!! A Paola, in Bretagna, a Noto, nel Monferrato, nel Pollino o più semplicemente qui vicino, nei dintorni di Napoli, di Salerno. Cerco sempre di barattare le mie note con un souvenir locale: un panorama, una piazza, un monumento uno scorcio, un bel viso, dei colori, gli odori, immancabilmente i sapori (!), magari altra musica...
Belle avventure Pipolo! Ovunque si vada, non importa se vicino o lontano, bisogna viversela da viaggiatori, e non da turisti. Nel mio piccolo sto cercando di vivere un'intera vita da viaggiatrice, perchè è questo che mi rende davvero felice! Viaggiare è tutta la mia vita, e dopo quest'esperienza in Australia, l'esigenza di vivere da zingara è diventata ancora più pressante, forte... e chissà se mi porterà lontano?!?, la cosa più importante ora è vivere questo sentimento e vivere nel mentre di questo mio percorso, certa dell'appoggio di chi come te, mi è amico davvero!!!
La villeggiatura. Eh sì, un termine che quasi non si usa più.
Dicesi vacanza, quasi ad indicarne la brevità, la 'precarietà trentenne' e non solamente questa.
I più audaci osano con "ferie", ma che non è villeggiatura, macchina stracolma, palette e secchiello, finestrini tutti aperti per far corrente, e lo stereo( per i pochi figlioli fortunati di papà all'avanguardia).
No, direi proprio di no.
Nei famosi anni '80 la vacanza era qualcosa di straordinario, vissuta insieme all'intera famiglia in quel breve viaggio a volte di pochi chilometri per raggiungere le solite spiaggie, il solito mare e preparare l'occorrente per un campeggio. Insomma era una giornata di lavoro ma ricordo la spensieratezza di quegli anni, il ritrovarsi al bar del lido per ascoltare il juke box...certo questa è nostalgia ma è pur sempre una parte del mio viaggio.
Quest'anno, come quello passato ho girato anche io qua e là. Sono stata a Cortona, all'Argentario, a Città di Castello e ad Assisi.
Mi sono abbandonata (con qualche difficoltà iniziale: lo stress crea talvolta fenomeni di dipendenza)al relax, rispolverando il ricordo del significato del concetto uno e trino sole-spiagia-mare, ho gustato gamberi che sapevano di gamberi e la salsiccia umbra, ho scoperto la ciaccina e i musei della Fondazione Burri (Città di Castello non ha dato i natali solo alla Bellucci...), invidiato gli inglesi che passano intere settimane a scoprire ogni angolo che odori vagamente di storia e fascino della Toscana.
Ma soprattutto ho capito che: il campeggio non fa per me -e lo dico dopo vari e convinti tentativi- con buona pace dei suoi sostenitori; una barchetta è indispensabile per raggiungere angoli di una bellezza naturalistica inimmaginabile a qualche chilometro da piazze, strade e spiagge affollatissime; comprarsi un costume in saldo la sera prima del ritorno a casa perchè tanto "a Milano ci sarà ancora il sole" non è affatto saggio.
Chiudo questa saggezza di fine estate in un cassetto, per l'autunno serviranno ben altri consigli. Dovrò ricordarmi di riaprire quel cassetto la prossima estate, quando qualcuno -inevitabilmente- mi proporrà ancora: "quest'anno...campeggio?"
Ciao a tutti,
anzi prima di tutto al mio carissimo amicone Rosario!!
Questa estate per me ha rappresentato una fonte inesauribile di serenità, non so esattamente perchè, ma credo di aver trovato la mia dimensione ideale di vacanza: location Corsica - tipologia Mare e Monti e così facendo siamo andati a zonzo in lungo e in largo per l'isola bella (come la chiamano in Francia) ed è stato molto bello x davvero. Solo è durata poco, o meglio, avrei voluto prolungare all'infinito quella sensazione di benessere e serenità assoluta. Invece ora, ahimè, me tocca riprendè la vita della capitale decisamente mal volentieri... ma ho qualcosa in più nel cuore, però!
ciao Rosario, bella questa zingarata in orizzontale e in verticale per l'Europa, sembra il giochino ad unire i puntini per averne una figura... è un bel modo di viaggiare. Anelo anch'io alla vetta del Bianco ma sono troppo schiappa, a Varzi ho mangiato il miglior panino al salame della mia vita. Impresa meno difficile. Quest'estate ho invece girato tutta la Scozia spingendomi fino al selvaggio nord, godendo della straordinaria cortesia del popolo scozzese, dell'eglefino fritto con patate, dell'haggis (interiora di pecora cotte nel suo stomaco...), di un paesaggio lunare e di un mare freddo, sincero, solitario. Ho capito Stevenson, Defoe e un po' anche Conrad. Salutone
Ciao Rosario,
leggendo delle tue vacanze ho cercato di immaginare i posti che hai visto e ho percepito le sensazioni che hai provato...o almeno un assaggio delle stesse.
Le mie vacanze, quelle "ufficiali", devono ancora arrivare...sarà Corsica...dalla prossima settimana. Non vedo l'ora.
Quest'estate l'ho passata qui, a Varzi, girando per il territorio su cui ti sei affacciato sabato scorso. Ho visto i posti belli, forse troppo dimenticati, che l'Oltrepo sa offrire; ho parlato con le persone, gli anziani,preziosa memoria della zona.. E poi ho fotografato e fotografato, scorci, borghi, gente, feste, allegria...Insomma, non è stato malaccio.
Ora però ho davvero bisogno di cambiare orizzonte. Ti racconterò della Corsica, al mio ritorno...!
Per me il termine viaggiare fino a poco tempo fa era solo nei sogni, ma da quest'anno ha incominciato a realizzarsi. Anche se per solo 5 gg., ho girato Parigi a piedi con quell'entusiasmo di bambina e gioia di vivere. Città meravigliosa che ho rivisto dopo 15 anni con occhi diversi e con accanto la persona che amo. Non ci sembrava vero passeggiare soli per le vie di una delle città più romantiche e belle del mondo. Grazie Rosario, amico mio caro ritrovato, per avermi dato questa possibilità.
Finalmente quest'anno sono andata in vacanza, meta prescelta: Parigi! Una settimana intensa, piena di percorsi più o meno noti per la ville lumière. Però nonostante la mia volontà da wonder woman non ce l'ho fatta a vedere tutto, è anche abbastanza ovvio il perchè...Parigi è immensa! Meraviglioso perdersi all'interno del Louvre, salire in cima a tutti i monumenti per vedere la città dall'alto, poco importa se col sole o sotto la pioggia ( che mi ha perseguitato cinque giorni su sette...)E poi vivere bohemien a Montmarte..Immergersi negli splendori di Versailles, navigare sulla Senna di notte. Insomma ne è valsa veramente la pena! Alla prossima